EUR - USD 11 febbraio

Cambio Euro con Dollaro ieri positivo per tutta la mattina, ma bloccato dalla media mobile a 10 giorni transitante per 1,38. Poi nel pomeriggio dopo un deficit commerciale USA nettamente peggiore delle previsioni, a quota 40 mld., interpretato come indicatore di crescita (via maggiori importazioni), il cambio euro con dollaro ha iniziato a indebolirsi, e quando è stato reso noto il testo di Bernanke, in cui quest'ultimo ha citato un possibile rialzo del tasso di sconto fra non molto, sono scattati gli acquisti di dollari, che hanno fatto saltare i vari supporti fino a 1,3675. Qui il mercato ha comprato: una lettura più attenta del sopracitato testo mostrava tali e tante assicurazioni che la politica sarebbe rimasta iper-espansiva, da far tornare in auge la propensione al rischio, e quindi il cambio ritracciava il 61,8% della caduta e chiudeva in area 1,374.Per la strategia e la tattica operativa quotidiana scrivere a knilsson@email.it.
CORRELAZIONI
- Yen sempre emblema dell'avversione al rischio, conclude quindi poco sotto quota 90(dollaro) e 124(euro).
- lo sp500 è rimasto nella fascia 1060-1075 ed ha concluso lievemente negativo (SPX/DOW-0.20%).
- chi ha risentito di bernanke, sono stati i bonds: il rendimento del decennale è salito a 3,7% ; il differenziale tra bond e bund sale a 47 cts.(bund al 3,23%).
- l'oro sempre in correlazione perfetta, con un intensità lievemente più accentualta, scende fino a 1065 e poi recupera area 1080.
- idem il petrolio arrivato da sotto 73 fino a quasi 75.
APPUNTAMENTI DI OGGI
La giornata dell' 11 febbraio nella sessione notturna, ha visto la propensione al rischio salire ancora, in vista del salvataggio greco che sarà annunciato in giornata, ed anche in scia a dati australiani che indicano ripresa economica, e minor inflazione cinese per cui scemano le paure di ulteriori restrizioni monetarie da Pechino. Così eur-usd è salito fermandosi di nuovo a 1,38 con un lieve storno sull'apertura europea delle h.9. Alle 10 arriva il bollettino mensile BCE, e poi dagli USA alle 14,30 le vendite al dettaglio di gennaio un dato molto atteso per verificare lo stato dei consumatori. A dicembre vi era stata una contrazione dello 0,3% anche al netto delle auto e della benzina; la stima è di un aumento di mezzo punto percentuale, ma potrebbe essere facilmente disattesa. Inoltre arrivano i sussidi settimanali ai disoccupati che tanto effetto hanno avuto lo scorso giovedì quando sono saltati a quota 480mila; le attese sono per una riduzione in area 460mila che avvalorerebbe la riduzione del tasso di disoccupazione resa nota venerdì scorso. Infine le scorte delle imprese previste in lieve aumento di +0,2 a seguire il +0,4 di novembre. Ci sarà anche l'asta del 30 anni, e le trimestrali di Pepsi, Philip Morris, e Viacom.
Inutile dire comunque che i mercati restano in attesa dell'esito del meeting tra i leader dell'UE. Se il supporto dato alla Grecia risulterà inferiore alle attese potrebbe di nuovo esserci un ondata di avversione al rischio.Se nvece il piano sembrerà tale da far archiviare per il momento tale tematica, proseguirà il recupero in corso. Ma , a più lungo termine, è probabile che le implicazioni di garanzie o finanziamenti, per quanto condizionati all'austerità, produrranno dubbi sulla forza strutturale dell'euro: si troverà nei prossimi mesi ed anni ad esser gravato di debiti crescenti sui suoi assi portanti (Germania), con effetto spiazzamento sul credito privato che diverrà più costoso. Per la strategia e la tattica operativa quotidiana scrivere a knilsson@email.it.
VALUTAZIONI TECNICHE :
- La caduta da 1,514 a 1,4215 (925 pips in 14 giorni) onda 1 ;
- il rimbalzo da 1,4215 a 1,4575 (360 pips, un ritracciamento del 38% in 14 giorni) onda 2;
- il ribasso da 1,4575 di 17 giorni, onda 3; potrebbe essere finita a 1,3585 avendo già superato l'onda 1 con 990 pips.
In tal caso mi aspetto :
- onda 4 già in essere da 4 giorni, che può durare ancora alcuni giorni ed arrivare fino a 1,4080 se ritraccia il 50% ma è probabile non vada oltre 1,3940 (38,2% e 360 pips come la 2);
- onda 5 di altri 14 giorni circa con target area 1,30 (ciò equivarrà ad un indice borsistico area mille, mantenendosi la correlazione con lo sp500: finora eur-usd ha perso dal massimo il 10% e lo sp500 il 9%).
In alternativa,meno probabile, l'onda 3 può estendersi direttamente verso 1,30 (161,8% della 1), con un veloce ABC intermedio (come quello da 1,385 a 1,4020 avutosi a inizio settimana scorsa)che potrebbe essere già in fase di completamento. Da quando è stato fatto il minimo a 1,3585 si osserva una A da 125 pips (1,371), una B da 65 pips(1,3645) ed una C di 195 pips (1,384). Nel frattempo si è creato un range 1,3640-1,3840: il superamento di questi ultimi livelli dimostrerà se si è in presenza di un ritracciamento più lungo e complesso, oppure se la 4 è finita(conferma definitiva alla rottura di 1,3585). Per la strategìa e la tattica operativa quotidiana, scrivere a knilsson@email.it

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